Pensando a momenti straordinari che ho immaginato di vivere, a “contropartite considerevoli”, mi chiedo a volte, lucidamente: come ho potuto credere di riuscire a realizzare quel sogno? Come ho potuto sottovalutare tutte le difficoltà e gli insormontabili ostacoli che si frapponevano (e si frappongono tuttora) tra me e quel mirabile traguardo? Quanto e come incide nella definizione di un riscatto, la passione, il desiderio sessuale? Cosa ha a che fare tutto questo con una sana speranza, con la legittima ambizione? E l’egoismo? E’ sempre dietro l’angolo? E’ sempre da combattere?
E’ questo il mio tormento, la mia cronica follia: un continuo andirivieni tra miraggi e tristi risvegli. Ed il tempo, ahimè, non m’ha guarito. Io volo ancora, per brevi esplorazioni: ho il sonno più leggero e consapevole. Capita a volte, addirittura, che l’immaginazione preceda di un nulla il raziocinio, quasi a sfiorarlo.
Il giorno in cui la ragione presiederà la mente, e chiuderà le porte alle utopie, o a semplici illusioni, allora forse si, sarò maturo, serenamente equilibrato, oppure tragicamente rassegnato?
Quante domande …
19 maggio 2013 di luporenna
Il tuo pensiero mi tocca da vicino. Io cerco di non limitare i sogni, ma di discernere quelli impossibili e viverli sapendo che non arriveranno mai ( vincere il superenalotto, percorrere il cammino di Santiago da casa, incontrare Johnny Depp) ovvero senza frustrazioni, da quelli possibili, sui quali investire coraggio e passione ……certo alle volte subentra la ragione, in equilibrio tra consapevolezza e rassegnazione.
Questo commento e, soprattutto, la storia di Johnny Depp, ti rendono ancora più umana e sempre più salda al primo posto tra i miei riferimenti di saggezza, equilibrio e amore per la vita.
ehilà, bello, grazie! Saggia, equilibrata e amante della vita: solo l’ultima caratteristica mi compete davvero. Un bacio 🙂
Ps: certo che si che sono umana! Ecchecapperi!