“ E’ giusto, Joe, che io avverta il desiderio di dire tutta la verità, la mia più intima, soltanto a certe persone. E che lo faccia con assoluta spontaneità e perseveranza? “
– Non è giusto Fred. Il fatto che tu ti senta disinibito ed invogliato solo con determinate persone, quelle che intendi ammaliare, è un tuo limite.
Le nostre assolute verità, quelle che dimorano infondo ai nostri cuori – il manifesto dell’anima, l’enunciazione d’un principio filosofico – dovremmo affiggerle ovunque, urlarle a squarciagola, liberamente, senza alcun timore e senza aspettarci comprensione o condivisione. –
“ Ma il rischio di ferire qualcuno c’è, Joe. “
– Ovvio! Ma quel qualcuno lo si ferisce ugualmente, Fred, attraverso quotidiane omissioni o falsità. Procurandogli, certo, una sofferenza meno acuta, ma comunque lenta ed incessante. –
“ Non sempre. Esistono dei bravi attori che recitano la loro parte con assoluta maestria, fino all’ultimo respiro e si farebbero torturare piuttosto che gettare la maschera. “
– Ma i più sono aguzzini, silenziosi, enigmatici, inespressivi, che non sanno né fingere né infierire. Indecisi ed inquieti. Quelli che spediscono le persone al manicomio, inesorabilmente.
In ogni caso, tutti, ma proprio tutti, offendono soprattutto se stessi, la propria dignità ed ogni legittima aspirazione, e tu ne fai parte Fred. –
“ Davvero? Allora dammi qualche consiglio. “
– Alza quel maledetto culo di piombo dalla sedia e MUOVITI!!! In qualunque direzione. Non aspettare alcun invito. Ogni momento potrebbe essere quello giusto, sia che tu lo faccia per amore di qualcuno o per te stesso, poco importa a questo punto. L’unica alternativa indolore che ti resta, Fred, è una morte improvvisa, certamente non dignitosa. –
“ Ci sto pensando, Joe.”
– Bravo!! Continua a non concederti neanche un minimo sussulto … martire del cazzo. –
ma è un tuo racconto?
Si è mio … purtroppo. E ce ne sono altri, nella sezione parole in libertà.
E tu sei nella realtà uno dei personaggi e nel tuo ideale di persona sei l’altro? Giusto per sapere se anche tu metti un po’ di te nei tuoi personaggi, come quasi tutti gli scrittori
Mica sempre si può essere se stessi fino in fondo con tutti?
E non per paura di giudizi o cazzate simili, ma perché sono straconvinta che “Non date le perle ai porci” sia una sacrosanta verità, prima che un consiglio evangelico!
Un tratto di sicuro successo, per introdursi in ogni situazione sociale, è l’arte di capire la gente, per poter stabilire adeguate modalità di relazione. (A. Fromme). Questo, secondo me, si adatta più alla tua osservazione. E comunque Gesù ha anche detto, riferito ai Farisei: Non li temete dunque, poiché non v’è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato.
Non è questione di temere o di nascondere, ma di sentire la giusta “comunione” con qualcuno per poter parlare di se stessi fino in fondo. Forse per pudore, non certo per paura…
perchè raccontare il mio più intimo pensiero, la mia verità
a chi non ha voglia di ascoltarla?
i rapporti con le persone non sono tutti uguali
ci deve essere affinità per arrivare ad un certo tipo di dialogo
e questo non lo vedo assolutamente come un mio limite
Non mi riferisco a chi non ha voglia di ascoltare, tantomeno di condividere o di comprendere. Mi riferisco a chi ci circonda e pretende di conoscere il nostro pensiero, spesso legittimamente. A chi ci sorprende spesso distratti.
sei complicato
comunque quando qualcuno pretende di conoscere il mio pensiero
e così non è mi arrabbio molto e allora sì che urlo a squarciagola
la mia verità
non ci posso credere, non ci posso credere! ora non ho proprio il tempo per spiegare ma, cavolo!, è come se tu avessi dato parola ai miei pensieri di oggi! a dopo….
[…] post di luporenna che mi è sembrato, stranamente, evocativo di questo mio sentire la vita, e la dedica musicale di […]
Sembra una citazione. Anche me ha sorpreso… Perbacco.
🙂
cazzo se è vero!
Yeah Lupo! Bisogna essere se stessi sempre ed urlarlo al mondo intero!!!