Proprio così: ben venga l’inferno. Mi riferisco alle relazioni coniugali. Non è affatto una provocazione.
Immaginate quegli ambienti familiari apparentemente tranquilli dove tra i genitori regna un clima di formale e civile convivenza: nessuna aggressione, nessun litigio furioso, nessuna intimidazione, niente ultimatum, accuse, urla, grida, schiamazzi. E al tempo stesso: nessuno slancio, nessuna manifestazione spontanea d’affetto, di passione, d’intimità. Niente di tutto questo, solo generiche dichiarazioni d’intenti e per i più sensibili: continui sensi di colpa (e disincanto, tanto disincanto).
E’ una condizione molto ma molto frequente tra individui malauguratamente coscienziosi, che può protrarsi per anni ed anni senza arrecare sensibili danni psichici ai figli. Una lenta ed inesorabile agonia alla quale forse sarebbe meglio opporre l’inferno: quelle situazioni esasperate, insopportabili che stimolano l’istinto di reazione e sopravvivenza.
A questa gioiosa considerazione genericamente s’accompagna la domanda provocatoria: E’ giusto stare insieme solo per i figli?
Beh! Fate finta che non l’abbia posta perché se si aprisse un dibattito su quest’argomento satureremmo il server di WordPress (e senza arrivare ad una soluzione univocamente condivisa).
Comunque … se qualcuno vuole dire la sua … è sempre bene accetto.
Aggiungo una piccola nota: Sapete cosa disse un giorno Franz Kafka in relazione all’argomento?
I genitori che si aspettano riconoscenza dai figli sono come quegli usurai che rischiano volentieri il capitale pur d’incassare gli interessi.
Ben venga l’inferno
11 luglio 2012 di luporenna
No, non è giusto stare insieme solo per i figli, tanto loro percepiscono subito che qualcosa non funziona e che il rapporto è forzato. La storia è destinata a finire e prima o poi succede, ora più che mai. Capita che in queste situazioni si rechino più danni che altro ai figli, anche se in apparenza sembra che tutto funzioni pacificamente.
La penso esattamente come te. Il problema è certi individui senza una forte sollecitazione non alzano un dito. Grazie comunque per avermi fatto visita.
A mio parere invece in molti casi ci si sposa molto alla leggere e poi ci si trova impreparati; non vi è più il senso del sacrificio ed alle prima difficoltà viene molto più facile mandare tutto all’aria.
Il matrimonio è una cosa seria e con un po’ di intelligenza non ci vorrebbe molto per are andare bene le cose. Nella vita ho notato che chi divorzia quando poi trova un’altro compagno/a molto spesso dopo qualche tempo ha gli stessi problemi di prima con il nuovo partner; a mio parer è più un problema di impostazione delle persone che del matrimonio in sè.
Un saluto
Prima di sposarsi bisognerebbe pensarci su 10000 volte, e quando si è convintissimi bisognerebbe seguire un corso preparatorio di almeno 5 anni. Altro che quei corsi formali prematrimoniali.
Bisogna puntare principalmente al proprio benessere per poi pensare a quello degli altri. L’inferno è continuare a vivere in situazioni critiche. Un saluto caro Lupo!
Ho letto i vostri commenti e concordo abbastanza con ognuno di voi.
Però, a volte, capita che, per mancanza di denaro si è costretti a convivere forzatamente dentro “l’inferno”.
Baci
Mistral